Intervista a Filippo Signorini, arrangiatore delle colonne sonore di Mare Fuori
Musica classica o musica pop. Bianco o nero.
Dolce o salato.
Ogni giorno la vita ci mette davanti a delle scelte, e la società a volte ci fa vedere le alternative come un qualcosa di diametralmente opposto, un po' come due rette parallele che non possono incontrarsi. Se non sai scegliere sei un fallito. Ma chi dice che bisogna scegliere per forza o il dolce o il salato? Chi è così stolto da non comprendere che tra il bianco e il nero ci sia una varietà infinita di sfumature? Chi dice che chi ascolta musica classica sia “old style” e non possa amare nessun altro genere? Basterebbe vedere le mie ricerche su Spotify per accorgersi che non è così. Ma chiudiamo qui questa breve parentesi (che non importa a nessuno), piuttosto lasciamo a Cesare ciò che è di Cesare: la sintesi che conferma la nostra tesi è Filippo Signorini.
La musica è libera, così come la nostra facoltà di scegliere tutto ciò in cui ci rivediamo. Non ci sono etichette, per esprimersi al 100% bisogna semplicemente essere liberi al 100%.
Prima di lasciarvi alla mia chiacchierata con Filippo, ecco una breve bio di presentazione, direttamente dal sito web filipposignorini.com:
" Mi sono avvicinato alla musica grazie alla chitarra classica all'età di dieci anni, quando frequentavo le elementari; in quel momento ho capito che studiare musica era la mia strada, la passione più grande che volevo seguire e continuare ad approfondire. Dal 2010 al 2015 sono al Liceo Musicale di Vicenza, poi al Conservatorio della città per due anni e nel 2017 decido di cambiare percorso e studiare Musica Applicata al Conservatorio di Rovigo. Questo corso, terminato nel 2020, mi permette di consolidare le mie conoscenze sul mondo delle colonne sonore e ottenere i primi incarichi come compositore di musica originale. Da allora ho realizzato la colonna sonora di diversi cortometraggi, documentari, pubblicità e show televisivi.Ho arrangiato e orchestrato brani per serie tv Rai, film italiani, americani e asiatici. Insegno musica alle classi medie e elementari di una scuola paritaria di Vicenza e tengo corsi/laboratori di musica elettronica in diversi istituti scolastici e scuole musicali. "
Ciao Filippo, benvenuto nel salottino Mare Fuori. Presentati brevemente al pubblico di MusiCatarsi.
Ciao! Mi chiamo Filippo, ho 26 anni e abito in un piccolo paese nella provincia di Vicenza. Mi piace lo sport, in particolare il calcio, mi piace viaggiare e andare al cinema… ma la mia passione più grande è la musica. Sono un compositore di colonne sonore, un insegnante di musica e nei weekend mi trasformo in Dj. Ho la fortuna di vivere della mia passione e penso che non ci sia cosa più gratificante nella vita!
Quando hai iniziato a fare musica? C’è stato qualcuno che ti ha spinto ad intraprendere questa strada?
Ricordo ancora bene il momento: ero in quinta elementare e, visto che a casa avevamo una chitarra classica, mia mamma mi dice che aveva piacere che cominciassi a studiare musica da un musicista amico di famiglia, insegnante di chitarra (grazie mamma!). Inizialmente devo ammettere che la musica mi piaceva ma ero più appassionato al calcio e allo sport, solo alle medie che ho capito che la musica era la mia vita e non una delle tante attività pomeridiane.
Hai mai pensato di relegare la musica a un semplice hobby e a non farla diventare un vero e proprio lavoro?
Si sa, l’arte è un mondo molto complicato, un percorso tortuoso pieno di insidie e difficoltà: molti cominciano decisi, determinati ma poi per vari motivi non riescono nel loro intento. Il mio stesso percorso è stato difficile ma proprio grazie alle numerose cadute e interruzioni sono cresciuto come persona e ho capito che la musica per me non può essere un hobby ma un vero lavoro; perché è la passione più grande e pensare di lavorare in altri ambiti non mi darebbe la stessa soddisfazione, la stessa felicità. È proprio vero quando dicono che chi lavora con la propria passione è come se non lavorasse mai!
Ti sei diplomato al conservatorio di Rovigo, dunque la tua pasta musicale è sicuramente classica… ti piacerebbe tuttavia sperimentare altri generi?
La mia formazione musicale classica nasce ancora prima del conservatorio, precisamente nel 2010 quando, grazie alla riforma Gelmini sulla scuola, l’allora Liceo linguistico/musicale diventa l’attuale liceo musicale, incentrato esclusivamente sulla musica; quei cinque anni mi hanno immerso totalmente nel mondo classico musicale, un’impronta che porterò dentro di me per sempre. Prima di Rovigo però ho passato i due anni post liceo al conservatorio della mia città, Vicenza; il corso scelto era di musica elettronica perché durante le superiori nel mio piccolo studio casalingo componevo brani elettronici e mi ero appassionato alla relazione tra tencologia e musica. A Rovigo invece ho studiato musica per film, un altro mondo musicale ancora, diverso da quello elettroacustico di Vicenza. Ciò che sono adesso dunque è il risultato di numerose esperienze musicali che mi hanno permesso di scoprire la musica sotto diversi punti di vista, apprezzandone le complessità e le bellezze che ognuna porta con sé: un’incredibile arricchimento artistico!
Passiamo alla fatidica domanda che tutti sicuramente stavano aspettando: MARE FUORI. Come hai avuto l’occasione di partecipare a tale progetto?
Maggio 2021, ero in macchina, ricevetti una telefonata da Stefano che mi chiedeva se avessi avuto tempo di lavorare alla seconda stagione di questa serie (che sinceramente non avevo mai visto). Avevo avuto appena un mese di tempo per arrangiare e orchestrare tanti brani (le registrazioni erano già fissate).
Penso spesso a quel momento, a quanto sono stato fortunato ad aver avuto la possibilità di lavorare per una fiction che da li a poco sarebbe diventata un cult generazionale. Quando poi l’anno scorso ho lavorato alla terza stagione ero molto più teso e agitato perché la serie era scoppiata e le aspettative erano altissime. Ora aspetto con ansia la quarta!
Non per nulla ti chiami Filippo… Sì, potevo evitarmi questa triste battuta ma volevo farla. Tornando seri: com’è stato collaborare col maestro Stefano Lentini?
Attualmente collaboro con diversi compositori, ognuno dei quali lavora per dei mercati diversi come quello italiano, europeo ma anche internazionale come quello cinese e americano. Stefano è stato il primo con cui ho collaborato, il primo che mi ha dato la possibilità di lavorare a progetti di alto profilo come distribuzione sui canali Rai. Quando fai l’assistente e quindi lavori a stretto contatto con altri colleghi la cosa più importante è trovarsi bene sia a livello umano che professionale. Con Stefano ho trovato un feeling bellissimo, una connessione che mi permette ogni volta di capire il suo pensiero e il modo in cui vuole che io lavori; è molto preciso e professionale in ogni aspetto della lavorazione di un brano e questo mi ha insegnato moltissimo, facendomi capire quanto sia difficile portare a termine progetti di questo calibro. Ho avuto anche occasione di conoscerlo di persona e di vedere il suo meraviglioso studio!
So che sto per farti una domanda molto difficile, ma non posso non chiedertelo: c’è un brano a cui sei più affezionato sia a livello emotivo sia perché magari hai trovato più affinità con il tuo mondo musicale e con il tuo modo di comporre musica?
Questa domanda penso sia difficile per ogni compositore…perché noi siamo legati a tutti i brani a cui lavoriamo, ogni canzone è unica a suo modo ed è difficile dire quale canzone preferisco ma ci provo… “Combattere” è un brano che ho arrangiato per Stefano in Mare Fuori 2 ed è quello che più ha emozionato scriverlo, quello che mi evoca più sensazioni positive. Molto probabilmente è anche merito del violoncello solista che si può ascoltare ad inizio brano, uno dei miei strumenti preferiti; ho sentito Combattere anche nella terza stagione e mi ha fatto davvero piacere, credo che sia piaciuta molto anche a loro.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Come compositore mi piace sempre avere nuovi stimoli, lavorare a progetti particolari e unici; in questo momento sto per esempio rimusicando un film in bianco e nero degli anni 30’, un progetto bellissimo che mi sta divertendo molto. Mi piacerebbe anche avere il tempo di scrivere pezzi miei, slegati dalle immagini e raccolti in EP/album. Come insegnante un giorno vorrei insegnare composizione, trasmettere ciò che sto imparando in questi meravigliosi anni come vorrei far diventare il mio studio dove ora lavoro in un piccolo spazio artistico e creativo dove insegnare musica a 360 gradi.
Grazie mille per aver partecipato al salottino Mare Fuori. A presto!
Grazie a voi per lo spazio dedicatomi. Un saluto al pubblico di MomentiDiVersi e a presto!
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