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Immagine del redattoreIrene Mascia

Covid e salute mentale: cosa è successo UltimaMente?


Uccide.

Forse più lentamente, forse con meno pathos e pochi spargimenti di sangue. Ma uccide e logora, come un virus fisico che mangia i polmoni. Ma ciò che non si traduce in starnuti o tosse non sparge saliva in giro; ciò che è invisibile non esiste, si può ignorare.

È questo il grande problema della salute mentale.


Usciremo dalla pandemia da covid. E lo faremo grazie ai vaccini e alla medicina che, meravigliosamente, si è prodigata per mettere la parola fine a questo inferno.

Ma se è vero che ce lo lasceremo alle spalle, cosa troveremo di fronte ai nostri sguardi?



Diamo i numeri...

L’isolamento forzato ha portato alla luce il nascosto problema della salute mentale, lo ha messo davanti agli occhi di tutti: un’emergenza che esisteva da tempo e che è emersa solo quando è stata soffocante. Nell’ultimo anno (2020) sono il 16,5% gli italiani che hanno manifestato sintomi di depressione; la percentuale tra giovani e giovanissimi aumenta precipitosamente, arrivando al 34,7%. La linea di prevenzione anti-suicidio in Italia, gestita dalla ONLUS Telefono Amico, ha ricevuto in totale 100mila contatti nel solo 2020 (circa il 70% in più rispetto al 2019). E per chi ancora non si fosse convinto, uno studio condotto su 21 ospedali d’Europa (compresi quelli di Torino e Cagliari) ha messo in evidenza un aumento del 57% di accessi giornalieri per autolesionismo, riguardanti soprattutto i più giovani.

Gli stessi giovani troppe volte colpevolizzati, additati come i frenetici untori della morte incombente, visti come abitanti di un futuro talvolta inesistente, e mai come parte attiva del concreto presente. Quelli che, anche quando hanno manifestato profondo senso civico correndo alle vaccinazioni, sono stati accusati di voler solo “tornare alla vita di prima”, quella che chiunque pagherebbe per riottenere, quella che nel caso di un 18enne è fatta di baci rubati e sorrisi in stazione, quella che si è sempre trovato modo di criticare ben prima che si capisse la sua importanza. Quella che ad un certo punto della pandemia è sembrato non sarebbe più tornata.





L’idea

Con questi presupposti nasce UltimaMente, campagna di sensibilizzazione e lobbying civico, un vero e proprio progetto che sfrutta i social per arrivare al cuore di giovani e meno giovani, passando per influencer e psicologi, con lo scopo di farsi sentire dalla classe politica. Alessio Salvadori, portavoce dell’iniziativa, che è stato ospite anche della radio nazionale RTL 102.5, descrive il progetto come una necessità del nostro tempo, un’attenzione da dedicare alle vittime della pandemia silenziosa.


“UltimaMente nasce il 16 aprile del 2021 a seguito dell’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron dell’introduzione di misure di tutela del supporto psicologico per i giovani tra i 3 e i 17 anni, completamente finanziate dallo Stato. È ora di fare una cosa del genere anche in Italia” afferma, in rappresentanza di tutto il movimento.



Gli obiettivi

Attualmente, le finalità da raggiungere sono tre:

1. Potenziamento degli sportelli di ascolto e consultori già presenti sul territorio italiano.

2. Aumento delle campagne di sensibilizzazione sul tema salute mentale, cui l’associazione contribuisce condividendo quotidianamente articoli e novità.

3. Finanziamento di dieci voucher riservati ai giovani dai 3 ai 25 anni spendibili in servizi di sostegno psicologico (psicoterapia, arteterapia...)

E le tre richieste sono, in effetti, strettamente legate tra loro. Come si può pretendere di tutelare una cosa di cui nessuno vuole parlare? Perché non ripartire da strumenti già esistenti e che talvolta funzionano a stento?


Il raggiungimento

Attualmente, è attiva una petizione sul sito Change.org che è possibile consultare e firmare. Ma soprattutto, la forza del progetto si espande con la condivisione; influencer, blogger, legislatori, politici.

Perché se è vero che ciò che è invisibile può non esistere, allora è bene che inizi a dipingersi dei tenui colori del nontiscordardimé, fiore simbolo della campagna. È bene che si dilaghi per le strade e che rompa il cemento.


UltimaMente è questo, ed abbiamo bisogno di credere in progetti del genere. Apolitici, diretti, consapevoli: qualcuno è stato dimenticato, ed è ora di ascoltare la sua voce.


 


Per metterti in contatto: https://www.instagram.com/ultima.mente/

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