Goccia di sale
E resto distratto da un filo interrotto,
Che spezza la vita e mi lascia distrutto.
Trasportato da un fievole vento,
Un leggiadro sospiro richiama me al lutto.
E lo fisso quel labbro che sa di sorriso,
vuol dire qualcosa ma non ne è capace.
Audace è la lacrima, che bagnandolo tace.
Lorenzo Ghitti
Biografia
Lorenzo N. Ghitti vive a Vezza d’Oglio, in provincia di Brescia, un tranquillo paesino di montagna con circa un migliaio di abitanti. Nato nel 1999, prosegue gli studi alla Facoltà delle Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, dopo aver frequentato il Liceo Scientifico Tradizionale. L’amore e la dedizione verso la scrittura lo accompagnano fin da piccolo, senza mai intercedere allasua passione per le scienze. “Soave”, edita Albatros, è la sua prima raccolta di poesie.
Un dolore intrappolato in una metonimia.
Una lacrima che non viene mai chiamata per nome, solo per aggettivi. Questi pochi versi si soffermano sul momento dolce e delicato di un pianto che sta per scoppiare, di una solitaria lacrima che bagna un labbro che tenta, in tutti i modi, di dirsi “non ora, non qui”. Un labbro che trema come se dovesse sorridere.
La poesia riesce a descrivere un’immagine quasi da fotografia, un paesaggio di emozioni della durata di qualche istante, non chiedendosi il motivo del lutto o del dolore, limitandosi a parteciparvi, a prenderne parte, ad imprimerlo nei fogli e a restituirlo al mondo. Anche l’immagine, scelta dall’autore, si caratterizza per un unico tratto che prende le distanze da una lacrima rossa, accesa, che risalta dal nero. È lei la protagonista dell’opera, il resto è solo sfondo che inesauribile trema, si distrugge, viene spezzato, fino a che non è bagnato dal pianto.
Come una scena cinematografica di qualche istante, la normalità viene ripristinata. Il mondo che sembrava crollare si riassume così. La poesia può dunque ricominciare.
Irene Mascia
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Sinossi dalla prefazione:
«L’opera di Lorenzo N. Ghitti trascende la normale concezione di silloge poetica per introdurci in una prospettiva nuova, che potremmo definire meta-poetica.Il nostro autore preferisce, in accordo con la sua sensibilità poetica, presentarci le sue poesie accompagnate da alcune riflessioni, in prosa, dal sapore narrativo e poetico allo stesso tempo. Se nel componimento percepiamo maggiormente una profonda conoscenza delle possibili accezioni poetiche, la parte narrativa si presenta al lettore come un pensiero tratto da un diario personalissimo di considerazioni, coadiuvato da una forma che sfiora le rive di una poesia sommessa e sommersa.»
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