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PoesieEmergenti: Amore Eretico di William B. Gold

Amore eretico


E per sempre cado

nella mia follia,


Mentre penso al tuo viso

tutto è un fuoco;


Perché ardo convinto

della mia eresia


E per questo rido

anche lì sul rogo.


William B. Gold



Normalmente è l'autore che seleziona la poesia da inviare per questa rubrica. Stavolta, invece, ho scelto io dopo averle lette tutte (o quantomeno, tutte quelle che l'autore ha voluto che il mondo leggesse); e penso che questo sia un dettaglio fondamentale, perché, come dico sempre, la poesia smette di essere di chi la scrive nel momento in cui finisce su carta - a quel punto diventa di tutti gli occhi distratti che vi si posano sopra. E così ho scelto il quadretto quasi epigrammatico dei versi brevi che parlano di amore ed eresia, perché ad una prima distrazione sono quelli che sono sembrati più miei. Gradualmente è diventato mio tutto il resto, partendo da qui.


Anche solo dall'esterno si nota un'apparente rima alternata che si prende gioco di se stessa, rivelandosi in realtà assonanza in tutti i casi tranne che in uno: follia/eresia. Come è spesso regola nei poeti, a tracciare le interpretazioni sono le eccezioni; e così, l'autore ha preso le due parole chiave della sua lirica e le ha fatte rimare perfettamente, rendendo questa perfezione la vera eccezione allo schema. Ma ridurre l'analisi a questo rigorismo scardinerebbe questa - come altre - opere; perché infatti le parole chiave cui accennavo prima sono termini ampi, vasti, che non hanno un solo significato. Nello spazio dei quattro distici non sembra di arrivare a capire a quale vicenda l'autore pensasse; non si può dire con assoluta certezza se il rogo sia il rogo di una realtà storica, effettiva, o un qualcosa che si inserisce nel gioco di topoi legati all'analogia classica del fuoco d'amore.



Così, nello spazio a fine verso, nella perfezione dell'imperfezione dello schema, l'autore scompare e la poesia, a un bivio, prende la strada che solo i miei occhi distratti hanno saputo darle.

Forse è per questo che l'ho sentita mia.

Perché alla fine dell'ultimo verso, d'altronde, quel viso che rideva sul rogo poteva essere anche il mio.

 

Le altre poesie cui facevo riferimento sono tutte sul profilo dell'autore: mi raccomando di seguirlo per non perdersene nemmeno una!



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