top of page

PoesieEmergenti: Gabbiani di Giovanna Amato

Gabbiani


A cuor leggero si alzano in volo

a mille metri o più dal suolo

le grandi ali sono il loro vanto

forti e robuste anche controvento

con le piume che si arruffano

quando giù, in picchiata, si tuffano

per del buon pesce, all’occasione

a raccolta chiamano tutto il plotone

Del vento conoscono tutti i misteri

delle correnti sono i pionieri

È bello guardare il mondo dall’alto

e distaccarsene, di tanto in tanto

Volano anche nella tempesta

davanti a nulla il loro cuore s’arresta


Giovanna Amato


Biografia

Giovanna Amato, classe 1997, appassionata di materie umanistiche e letterarie, lettrice con una fervida fantasia e la predilezione per la letteratura per l'infanzia e la poesia. Le piacerebbe diventare pedagogista specializzata in studi di genere. Ha una pagina facebook su cui pubblica solo alcune poesie "Fila fila filastrocca, fila e va di bocca in bocca", e una caterva di lavori inediti, tra filastrocche rivolte ai bambini e poesie per adulti sui temi più svariati e attuali.  

Spera che una casa editrice accolga il suo progetto, ha tanti lavori nel cassetto e la voglia di condividerli.


 

Una delle caratteristiche più belle che porta con sé la poesia è la duttilità. Dopo aver letto la filastrocca di Giovanna Amato, allegra ma anche delicata tra rime e consonanze, ho immediatamente cercato un’immagine che vi si associasse che raffigurasse dei gabbiani in volo. Eppure, se è vero che un gatto può insegnare a una gabbianella a volare e che ogni gioco di parole conserva più di un significato, leggendo tra le rime baciate ci si accorge che la poetessa non sta parlando di un generico volo di gabbiani, ma del momento specifico della discesa in picchiata, attività necessaria al sostentamento di questa specie; e immediatamente dopo, racconta il sollevarsi nuovamente, il tornare a volare privi di attività necessarie, liberi, lontani da ogni cosa.

Una filastrocca sui gabbiani diventa quindi, al secondo livello, un racconto meraviglioso di libertà; la forma attenta, le parole talvolta ricercate contribuiscono a sancire un patto tra la poetessa e la natura, trasformando negli occhi e nella mente del lettore un atto così quotidiano attraverso il potere travolgente di una figura retorica.

E quindi, chi dice che avrei dovuto cercare proprio dei gabbiani?

Irene Mascia



 

Per leggere altro dell’autrice e per supportarla: https://www.facebook.com/profile.php?id=100069880987257


Grazie!!

5 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page