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Immagine del redattoreIrene Mascia

MusiCatarsi: quattro chiacchiere con i Legno

MusiCatarsi nasce da un’idea di Adriana Cinardo, con la collaborazione di Irene Mascia: dare spazio a musicisti emergenti che credono fermamente in ciò che fanno e nella loro arte, indipendentemente dal genere in cui si rivedono. A partire da un testo musicale, un autore si racconta e racconta la propria musica. Oggi siamo in compagnia dei Legno.



Chi sono I Legno?


Legno sono un duo musicale toscano indie pop formatosi nel 2018.

  • Nel 2018 pubblicano i loro primi tre singoli ("Sei la mia droga", "Tu chiamala estate" e "Mi devasto di thè") per l'etichetta discografica Matilde Dischi.

  • Il 29 marzo 2019 i Legno pubblicano il loro primo album per la stessa etichetta discografica, "Titolo album", coerente con il sound indie pop tipico del duo. Da qui il loro primo tour da aprile 2019 fino a metà agosto, in cui toccano diverse città del Nord Italia e del Lazio, accompagnati dalla loro band (alla chitarra Fabio Zini, alla batteria Marco Floridi). Nello stesso anno esce il primo singolo del loro secondo album, "Affogare", che ha avuto un'ottima risonanza, seguito da "In (gin) di vita", il secondo singolo del secondo album.

  • Il 27 novembre 2020 è fuori il secondo album dei Legno, "Un altro album" e a giugno dello stesso anno inizia Spaccotutto tour, che li porterà in giro dal nord al sud Italia.


La loro identità, ad oggi, è sconosciuta. Nelle immagini, durante i concerti, in qualsiasi loro apparizione, il duo porta il volto coperto dalle caratteristiche scatole. Una sola eccezione: la copertina dell'ultima uscita, Lato B, in cui però i due sono di spalle.

Non pochi elementi sono degni di curiosità e attenzione, e concentrarci su un solo aspetto della loro musica è tanto più riduttivo... e per questo abbiamo quantomeno provato ad accogliere l'intero percorso.



Salve e grazie per essere qui con noi a parlare della vostra musica! Una domanda di rito: qual è la prima cosa che vi verrebbe in mente, se vi chiedessero di parlare di voi e di ciò che fate?

 

Sicuramente che siamo due pezzi di Legno… Battute a parte, noi siamo due amici che fanno musica, due sognatori.. eterni sognatori…

 

Vorremmo ripercorrere, passo passo, il vostro percorso. Titolo Album è uscito nel 2019: quale canzone credete sia la più rappresentativa del “mood” del vostro esordio?

 

Sono tanti i pezzi che in qualche modo ci hanno profondamente segnato, di titolo Album ci vengono in mente Le canzoni di Venditti ed Eroina..

 

Un altro album è un altro album: no, non abbiamo sbagliato a scrivere né è un gioco di parole. “Un altro album” è semplicemente il titolo del vostro secondo album, uscito nel 2020. Anche solo sfogliando l’elenco delle tracce si evidenzia la vostra capacità di padroneggiare la lingua italiana, di farle fare ciò che volete. Da dove prendete ispirazione nella vostra scrittura?

 

Certamente il cantautorato italiano ci ha ispirato molto per scrivere le nostre canzoni, siamo profondamente grati a tutti quei cantautori che hanno scritto la storia della musica italiana, amiamo De Gregori, Vinicio Capossela, Venditti, Guccini…

 

Una canzone per tutte: abbiamo scelto, per questo album, “In Gin di Vita”. In che occasione è nata? Ce ne parlereste?

 

Era successo tutto così veloce, dopo una serata un po’ devastante riceviamo un messaggio da mio fratello, “Sono in Gin di vita”, da lì abbiamo subito preso la chitarra e abbiamo scritto questo pezzo che descrive un periodo particolare della nostra vita...

 

Dopo due anni da “Un altro album” siete tornati con… un altro album. Stavolta, però, il titolo è “Lato B”. Colpisce da subito la cover: per la prima volta, infatti, vi mostrate senza i caratteristici copricapo, seppur di spalle. Da dove deriva questa scelta? E come si può mettere in correlazione con i temi affrontati nel disco?

 

Ci sono canzoni importanti in questo terzo nostro album e ci tenevamo a lanciare un messaggio diretto, come se ci fossimo tolti le scatole per mostrare un'altra parte di noi, più sentimentale, più personale rispetto ai precedenti lavori.

 

Anche stavolta una canzone per tutte: è stato difficile scegliere, ma ci ha colpito molto “Ansia e sapone” per l’universalità del messaggio.

"E cambia tutto, cazzo, tranne me, parlano tutti bene tranne me, escono bene in foto tranne me che senza te-e. Non so più che vuol dire ridere, ma il mondo gira anche senza di te, costellazioni le mie ansie che guardano dall'alto e brillano di notte, che quando cala il sole ti ci prendi a botte".

Qual è il messaggio più forte che volete lanciare con queste parole?

 

Che non importa come siamo, l’importante è accettarsi e scegliere di essere noi stessi sempre, di fronte ad un mondo che è fatto di apparenze la cosa più vera e sincera è essere noi stessi. Tutte le occasioni sono importanti per trarne qualcosa di speciale.

 

Se tutti credono di essere il “tranne me” del resto del mondo, c’è qualcosa che vi ha aiutato a capire che le vostre esperienze potessero essere universali? Che ruolo ha, in questo, la musica?

 

Sicuramente è importante vivere, le esperienze sono sempre qualcosa che arricchiscono l’individuo, brutte o belle che siano, senza di queste non siamo completi. La musica, come dice il grande Tricarico, ci ha salvato e appunto ha questo ruolo importante su tutti noi, ci salva ci fa riflettere ci completa come esseri umani

 

La nostra rubrica si chiama “MusiCatarsi”. Quale catarsi sperate di augurare all’ascoltatore attraverso i vostri brani?

 

Vivete gente, scoprite la bellezza della natura, lasciate le città e state all’aria aperta, riscoprite voi stessi seguendo un sentiero e buttatevi a capofitto in nuovi progetti, non lasciate che sia il tempo a consumarvi…

 

Per concludere, se ancora il nostro lettore non si è convinto: un buon motivo per ascoltarvi e per continuare a seguirvi.

 

Siamo il miglior comodino su cui lasciare pensieri felici dentro il cassetto, una volta aperto potete sorridere, piangere e meravigliarvi scoprendo qualcosa di nuovo...

 

Avete progetti per il futuro?

 

Suonare, andare in tour scoprire che la fuori c’è un mondo che ha voglia di musica e di ascoltare nuove canzoni!

 

Grazie mille per la pazienza e la dedizione con cui avete risposto alle nostre domande! Vi auguriamo il meglio per il futuro.

 

Grazie a voi, vi vogliamo bene.


 


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