Istanti che svaniscono,
si infrangono come onde su muri di carta.
E sei di nuovo nella terra gelida ad osservare il buio che non t’appartiene.
Si scaglia addosso come una tempesta...
Ed ecco, sta bussando ancora alla tua porta.
Non lo puoi fermare.
Penetra veloce ma lacera in modo lento.
Ora sei in piedi, immobile osservi il sole…
Senti? Batte ancora nelle tue mani.
Muovi un passo avanti e ti risvegli in una gabbia.
Un altro se n’è andato...
Ma ballerà il buono di noi sulle ceneri del dolore.
Elena Bernardinello
L'autrice dice...
"Mi chiamo Elena,
sono del 1993.
Fin da piccola mi cimentavo nello scrivere poesie su foglietti che nascondevo dietro ai divani, ho sempre amato leggere e alle superiori mi sono appassionata ancora di più alla letteratura."
Tutto ciò che ho scritto (poesie, pensieri, racconti..) lo ho sempre tenuto per me.
Per me la scrittura è un modo di dare voce alle mie emozioni e al mio sentire e forse è arrivato il momento di condividere.
L'autrice propone un brano dai versi lunghi e il tono aforistico di ogni sua componente. Attraverso una costruzione in strofe brevi, realizza un climax che si interrompe nell'ultimo verso: dalla sensazione dello svanire intesa nel primo passaggio (il più breve), alle onde multiformi che si infrangono su muri di carta, fino alla realizzazione di una vera e propria gabbia, concreta, realistica, con sbarre che non possono essere dipinte in immagini metaforiche o analogiche.
Amo molto quando le poesie si costruiscono su un crescendo, un qualsiasi crescendo; perché quando si sale una scala ci si aspetterebbe sempre che poi la si scenda gradualmente. Ma l'autrice non lo fa: l'autrice, invece, si lancia. Al climax non corrisponde un anticlimax, ma un verso che spezza ogni cosa; il contrasto tra la gabbia e il nulla viene ripreso dalle ceneri, che per una fenice sono morte e rinascita insieme.
E probabilmente lo sono anche per Elena: perché - e ne approfitto per parlarne qui - non è l'ultima volta che Momenti DiVersi accoglierà la sua penna. Lei, che per anni ha chiuso le sue opere nel cassetto.
Non è l'ultima volta che la vedrete danzare.
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