Il dolce-forte: la reminiscenza ultima del nostro passato selvatico,
insano motivetto di chi compie
i miei stessi passi.
Gustata la gioventù come fosse
un antipasto della vita
ho subito intuito il divino
abbinamento tra sangue e
cioccolata,
un'inutile metafora
dell'inconscio bisogno e dei suoi
condimenti.
Pietro Edoardo Mallegni
da Profumo di Liquirizia, RP Libri, 2023
Biografia
Pietro Edoardo Mallegni è nato a Carrara l’1 luglio 1995. Fin da piccolo nutre due grandi passioni: la cucina e la scrittura, amori che lo porteranno a intraprendere professionalmente la strada del cuoco e più marginalmente quella dell’appassionato scrittore di poesie. Nel 2013 ha pubblicato con la casa editrice“ Marco del Bucchia” la sua prima raccolta:“ Il dedalo in me”, e vince il premio “Michele Mazzella” con l’atto unico “ Geshua e il crollo dell’io”, nel 2015 pubblica un'altra raccolta intitolata “ Il Dio Dada” e si avvicina al movimento poetico-artistico italiano “Dinanimismo” guidato e fondato da Zairo Ferrante. Dopo la maturità viaggia molto per lavoro e nel 2017 diventa padre; così decide di tornare a vivere nella sua città, Massa, con la sua famiglia. Durante questi anni ha l’occasione di partecipare a diverse antologie curate da Ivan Pozzoni per la casa editrice “ Limina Mentis”. Tra il 2019 e il 2021, ottiene alcuni riconoscimenti tra i quali: Menzione al merito per il concorso Internazionale di Poesia Fëdor Dostoevskij ed è Poeta Finalista del Concorso Internazionale di Poesia Il Federiciano, Menzione speciale Premio Kalos II Edizione, Secondo Classificato Premio Scrittura in Cibo, Primo Classificato Premio Nazionale di Poesia Il Corvo; in più pubblica due raccolte di poesia intitolate “Neurocidio” e “Il nulla”, rispettivamente pubblicate con le case editrici “Limina Mentis” ed “Europa Edizioni”. Nel 2022 consegue la menzione speciale al premio "Ossi di Seppia XVIII Edizione" indetto dal comune di Taggia, e ottiene la menzione speciale al “ Premio di Poesia Sotto Le Stelle- in memoria di Franco Petrilli I Edizione”. Tra il 2021 e il 2022 suoi vari testi vengono pubblicati su diverse testate giornalistiche online, tradotti in varie lingue tra cui inglese, francese, spagnolo,arabo e cinese.
Pietro Edoardo Mallegni è uno scrittore e un cuoco.
Tante volte mi presentano, nella forma di gioiellini come questi versi, opere di contatto tra mondi in apparenza inconciliabili; come appunto la cucina e la letteratura. Dopo un po' di esperienza posso dire, però, che la letteratura non è davvero inconciliabile con niente.
Così, la sinestesia ossimorica che apre in prima battuta il componimento sembra assumere una sfumatura di plausibilità tra le infinite possibilità dell'arte. Con un tocco crepuscolare, la vita smette di essere un percorso, un viaggio, una qualsiasi metafora estrapolata dal repertorio erudito tradizionale, e diventa un pasto; le percezioni si confondono e si costruisce, con i tasselli della scelta dei versi liberi, quell'inutile metafora cui ogni uomo cerca di aggrapparsi con coscienza (e pure con inconscio) nel tentativo di spiegare a se stesso il senso di quello che vive. La poesia diventa così meta-poesia, smuove al contempo immagini familiari e domande complesse, entra nel passato, racconta la gioventù e finisce per lasciare quasi la bocca impastata.
Non si sa, però, se di sangue o di cioccolata.
Irene Mascia
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